Lo scorso week end abbiamo cominciato a ripulire il letto del “reitano”. In pratica si tratta del torrente che raccoglie le acque piovane e gli scarichi delle vasche di tutto il paese e li convoglia a mare. Ora che si va nell’ estate è un rigagnolo d’acqua, ed è il momento buono per infilarsi gli stivaloni “a gamba” e togliere un po’ di vegetazione e i detriti della piena dell’ inverno precedente.
Lungo il corso del reitano negli anni gli agricoltori hanno fatto dei ponticelli con materiali più o meno di fortuna, buoni per passare a piedi o con una carriola, e sotto questi ponticelli approssimativi il torrente scorre tranquillamente.
Fino a Novembre, più o meno.
Poi inizia la stagione delle piogge e quel rigagnolo d’acqua diventa un vero e proprio torrente di montagna, che trasporta a mare tutto quel che trova lungo il suo corso e passa tranquillamente sopra i ponticelli. Per questo è importante mantenere il suo percorso abbastanza pulito. Intendiamoci: non siamo i maniaci del “trapezino” che devono vedere tutto dritto, liscio e perfetto come in un salotto. Il torrente deve avere il suo spazio, si, senza trasportare giù troppa roba durante le piene, perchè i detriti in eccesso potrebbero causare degli sbarramenti, ma comunque bisogna lasciare una parte di vegetazione per creare una zona che faccia da cuscinetto fra il letto del torrente e le fasce coltivate.
facendo pulizia ci siamo accorti anche che una parte del torrente è stata intubata, probabilmente quando il Comune rifece una parte di Via Parenta, decine di anni or sono.
A quei tempi parlare di valutazione del rischio e di cambiamento climatico sarebbe stato fuori dal mondo, lo capiamo. Ma oggi forse è arrivato il momento di metterci mano e ripristinare la portata del Reitano lungo tutto il suo corso, per mettersi al riparo da rischi di inondazioni che potrebbero causare il crollo di muri e lo smottamento di terreni.
